Primi risultati del progetto AdriAquaNet
Il progetto AdriAquaNet nasce dalla collaborazione tra imprese, allevamenti e centri di ricerca allo scopo di migliorare la competitività e la sostenibilità ambientale della maricoltura italiana e croata. Grazie al vivace lavoro dei ricercatori, alla condivisione di intenti tra i diversi partner e ai suggerimenti che arrivano direttamente dal mondo della produzione, dopo un anno di attività il progetto sta portando già i primi risultati positivi che verranno presentati alla 4^ edizione di AquaFarm che si terrà a Pordenone dal 19 al 20 febbraio, nella sessione “EuroAquaculture” dedicata ai progetti europei.
Ma non solo. Poiché il progetto si rivolge direttamente ai produttori e agli allevatori di maricoltura, i nostri ricercatori e i partner riceveranno le aziende e il pubblico di persona presso lo stand AdriAquaNet allestito in fiera per raccontare lo stato dell’arte delle ricerche, mettendo a disposizione anche i materiali con le proposte di training formativi che verranno organizzati quest’anno in diversi luoghi in Italia e in Croazia e raccogliendo pareri e suggerimenti di tutti coloro che vorranno portare il loro contributo al progetto.
I training sono gratuiti e rivolti a operatori del settore, allevatori, tecnici dell’alimentazione, medici veterinari e altre categorie di interesse. Il primo corso si svolgerà in Puglia a Fasano (BR) a maggio e per tutti i corsi che riguardano gli aspetti veterinari sarà previsto l’accreditamento ECM. I seminari saranno focalizzati sulle tre principali tematiche – nutrizione, sanità e produzione dell’allevamento in maricoltura – in relazione ai risultati ottenuti durante i 30 mesi progettuali, unitamente alle più recenti innovazioni della ricerca internazionale.
I quesiti affrontati dai ricercatori sono molto concreti per il mondo produttivo: trovare soluzioni innovative per l’allevamento e la nutrizione di spigola e orata e nuovi sistemi per il risparmio energetico negli impianti di produzione, finalizzati a garantire una maggiore sostenibilità e qualità della maricoltura. Le prime prove sperimentali di alimentazione, condotte presso l’Università di Udine (UNIUD) e l’Istituto di Oceanografia e della pesca (IZOR) di Spalato, stanno per concludersi e già indicano utili soluzioni sulle diete migliori in termini di rapporto costo-efficacia, impatto ambientale, benessere dei pesci e qualità del prodotto. La fase successiva prevista nei mesi successivi prevede l’attuazione di prove presso le aziende partner del progetto – Ittica Caldoli, Orada Adriatic, Friskina e Kluster Marikultura.
Il secondo gruppo di ricercatori si occupa invece di migliorare la gestione sanitaria degli allevamenti attraverso lo sviluppo di nuovi vaccini stabulogeni e terapie basate su prodotti naturali. Due vaccini contro Vibrio harveyi e Tenacibaculum maritimum sono stati preparati presso l’Istituto croato di veterinaria (CVI) di Zagabria e finora sono stati testati in branzino. I primi esiti sembrano promettenti e dovranno essere validati mediante prove di campo effettuate durante l’anno. Piretrine naturali sono state estratte da piante autoctone, come Dalmatian chrysanthemum per essere utilizzate in prove di laboratorio contro alcuni parassiti patogeni per spigola e orata (IZOR). Inoltre, circa un centinaio di composti purificati da organismi marini presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Napoli e Padova sono stati testati in laboratorio per la loro attività antibatterica. Le prove condotte da UNIUD dimostrano che 6 sostanze possiedono una rilevante capacità inibente nei confronti di Vibrio anguillarum O1, Photobacterium damselae subsp. piscicida e Photobacterium damselae subsp. damselae, risultandopromettenti nell’ottica della prosecuzione della sperimentazione. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) sta studiando alcuni indicatori da applicare negli impianti partner del progetto per monitorare lo stato di benessere dei pesci allevati.
Se da una parte si affrontano le problematiche relative alle condizioni di allevamento, dall’altra i ricercatori e gli esperti di marketing si focalizzano sulla valutazione della percezione da parte del consumatore verso il pesce fresco e i prodotti derivati nonché la loro commercializzazione. I partner UNIUD, CVI, IZOR e IZSVe stanno eseguendo la valutazione della qualità sensoriale e igienico-sanitaria di spigole e orate allevate presso le aziende partner del progetto, mentre sono in corso le analisi sensoriali, microbiologiche e di shelf life di filetti affumicati e hamburger di pesce confezionati in MAP, sottovuoto e in presenza di conservanti naturali presso FriulTrota. Infine, sono state effettuate indagini preliminari relative al marketing attraverso la somministrazione di questionari da parte dell’Università di Fiume (FTHM) per capire quale è il parere del pubblico verso il prodotto ittico di allevamento ed è stata definita la strategia da utilizzare per la sua promozione sul mercato; attività queste supportate dall’Università di Trieste che cura gli aspetti di comunicazione del progetto.
Un progetto complesso ma anche unico sul territorio poiché vuole trasferire conoscenza avanzata e nuove tecnologie all’intera filiera della maricoltura – dalla gestione degli impianti di produzione fino al mercato dei prodotti alimentari trasformati – per consentire di migliorarne la sostenibilità ambientale degli impianti ittici, di salvaguardare il benessere dei pesci allevati e al tempo stesso di fornire prodotti sicuri capaci di soddisfare le aspettative dei consumatori. La ricerca è di successo quando c’è un impiego effettivo dei suoi risultati e porta alla realizzazione di un prodotto, i cui risultati possono essere utilizzati ed applicati a problemi concreti. Questo anche l’impegno di AdriAquaNet.
Questo progetto ha ricevuto finanziamento dal Fondo europeo di sviluppo regionale (€ 2.740.408,15) e dal cofinanziamento nazionale (€ 483.601,15).
AdriAquaNet, quale sarà il futuro dell’itticoltura?
Partecipa al questionario rivolto ai professionisti della ristorazione
AdriAquaNet è un progetto di Ricerca & Innovazione, finanziato dal Programma di cooperazione Interreg Italia-Croazia 2014-2020, coordinato dall’Università di Udine e con l’Università di Trieste come partner preposto alla divulgazione scientifica e tecnologica.
La comunità AdriAquaNet è formata da esperti che lavorano in sette enti di ricerca, quattro industrie e un’associazione di allevatori di pesce, distribuiti in Italia e in Croazia.
Nell’ambito del Progetto è stato lanciato un questionario anonimo rivolto ai professionisti della ristorazione che ha lo scopo di raccogliere informazioni sulla frequenza e modalità di approvvigionamento, sulla tipologia di prodotti acquistati, sui fattori che spingono all’acquisto di pesce fresco, sulla tipologia di offerta e sugli stili di preparazione del pesce nelle strutture di ristorazione.
La seconda parte del questionario esamina le opinioni dei gestori nei confronti del pesce proveniente dall’acquacoltura e del pesce pescato e la disponibilità all’introduzione di nuovi prodotti nell’offerta.
I risultati della ricerca contribuiranno a migliorare la filiera e i processi di allevamento del pesce con la creazione di nuovi prototipi di prodotti commerciali attraverso la ricerca scientifica e l’introduzione di innovazioni tecnologiche sempre nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità alimentare.
Il progetto AdriAquaNet al Barcolana Sea Summit
Marco Galeotti, leader di AdriAquaNet con Sabina Passamonti, Partner del progetto, alla Sessione 5 del Barcolana Sea Summit su PESCA e ACQUACOLTURA
Trieste, Convention Center, giovedì 7 ottobre 2021, 18:00-19:30
Pensato come un evento da svolgere in tre edizioni dal 2021 al 2021, il primo Barcolana Sea –Summit si è tenuto in presenza e online dal 6 al 9 ottobre 2021. La sessione di giovedì 7 ottobre dalle 18 alle 19.30 al Trieste Convention Center ed è stata dedicata a Pesca ed Acquacoltura e ad un dibattito tra gli enti di ricerca e i produttori. Sono state analizzate le criticità del settore, che possono essere risolte con innovazioni tecnologiche per una acquacoltura sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Il prof. Marco Galeotti dell’Università degli studi di Udine (coordinatore progettuale) e la prof. Sabina Passamonti dell’Università degli studi di Trieste hanno presentato alcuni risultati scientifici e innovazioni tecnologiche proposte dal Progetto Europeo Interreg Italia-Croazia AdriAquaNet, avviato nel 2019 e che si concluderà nel 2022.
Hanno partecipato al dibattito i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografica e di Geofisica Sperimentale – OGS e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA e l’amministratore delegato dell’azienda Ittinsect.
Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Italiano ha chiuso l’incontro con un intervento di 15 minuti, sottolineando la necessità di migliorare la gestione delle risorse marine e stimolare la ricerca e l’innovazione per garantire la sostenibilità del Mare Adriatico.
EVENTI DI FORMAZIONE ADRIAQUANET
Ostuni (BR) – 06 e 07 maggio 2022
L’Università degli Studi di Udine, coordinatore del progetto triennale Interreg Italia-Croazia AdriAquaNet, organizza, insieme ai partner progettuali, due giornate di formazione professionale, focalizzate sul miglioramento dell’innovazione e sulla sostenibilità nell’acquacoltura adriatica che si terranno in presenza il 06 e il 07 maggio2022, presso la sala convegni di HOTEL SARAGO, Corso Mazzini, 233 a Ostuni (BR), Italia.
I corsi sono organizzati in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Brindisi e ProfConServizi e, grazie al supporto dell’Associazione Piscicoltori Italiani – API.
Il primo evento dal titolo I CONTRIBUTI DEL PROGETTO ADRIAQUANET AL MIGLIORAMENTO DELLA SOSTENIBILITÀ IN MARICOLTURA che si svolgerà per l’intera giornata di venerdì 6 maggio 2022 è gratuito e si rivolge a ricercatori universitari e studenti, allevatori, operatori, medici veterinari, tecnici del settore acquacoltura e itticoltura, ma è anche aperto a tutti gli interessati.
Come dal programma dell’evento, durante la mattinata gli esperti parleranno della gestione degli impianti e dei prodotti ittici, della messa a punto di un metodo pratico della valutazione del benessere del pesce allevato e della identificazione di sostanze naturali come immunostimolanti e antimicrobici per il controllo delle malattie batteriche e parassitarie.
Ci si focalizzerà sulla commercializzazione del pesce allevato, in particolare della spigola e dell’orata, e dei prodotti derivati e verranno presentate le testimonianze dell’imprese italiane e croate che sono state coinvolte in tutte le fasi della sperimentazione progettuale.
Nel pomeriggio, i ricercatori presenteranno i risultati delle prove triennali d’efficacia di nuovi mangimi in maricoltura e la loro influenza sulla qualità del pesce. Inoltre, gli esperti illustreranno un nuovo approccio modellistico integrato per monitorare e gestire le pratiche di allevamento, l’uso delle tecnologie per ridurre l’inquinamento degli allevamenti ittici utilizzando i reflui per produrre biometano e l’uso di dispositivi fotovoltaici e pompa di calore nell’acquacoltura marina con la testimonianza diretta dell’avannotteria commerciale dove sono state applicate tali innovazioni.
L’evento è accreditato e prevede il certificato di partecipazione accreditato dall’Associazione Piscicoltori Italiani –API che concluderà la giornata con una presentazione delle nuove rotte per un’acquacoltura sostenibile.
Il corso è riservato ad un massimo di 100 partecipanti. Per la conferma di partecipazione si prega di inviare una mail entro il 27 aprile a: [email protected]
Il secondo evento dal titolo I CONTRIBUTI DEL PROGETTO ADRIAQUANET ALLA GESTIONE SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI ITTICI E AL MIGLIORAMENTO DELLA SOSTENIBILITÀ IN MARICOLTURA si terrà il giorno successivo, sabato 7 maggio 2022, ed è rivolto a medici veterinari, biologi, tecnici dell’industria di trasformazione e altri portatori di interesse.
Durante la sessione mattutina dedicata alla gestione sanitaria degli impianti ittici interverranno esperti italiani e croati che presenteranno i risultati e le conoscenze inerenti la risposta immunitaria e la vaccinazione con vaccini autologhi e l’uso delle sostanze naturali per il controllo delle malattie infettive in acquacoltura.
Saranno inoltre approfondite le possibilità applicative dell’analisi dei pigmenti biliari nei pesci.
La sessione pomeridiana invece tratterà gli argomenti relativi alla qualità dei prodotti ittici e la correlazione tra l’uso dei nuovi mangimi per le specie ittiche Mediterranee e la qualità nutrizionale del pesce allevato.
Saranno presentati i risultati relativi ai metodi innovativi nella conservazione di prodotti ittici freschi e di nuovi prodotti ittici trasformati e i fattori che influenzano la scelta del consumatore nonché l’effetto del consumo di pesce sulla nostra salute.
Il corso è riservato ad un massimo di 100 partecipanti e prevede l’assegnazione di 8 crediti ECM per la professione Medico Veterinario (numero di accreditamento: 349213).
È prevista una quota contributiva alle spese di organizzazione dell’evento di 30,00 euro per i medici veterinari, quindi con rilascio degli ECM. Per le altre figure professionali (o per coloro non fossero interessati ad acquisire gli ECM) la quota di iscrizione è di 15,00 euro.
È necessario inviare la conferma di partecipazione, con il bonifico effettuato tramite mail via e-mail entro il 27 aprile a [email protected].
Entrambe le giornate formative si svolgeranno nel rispetto dei protocolli di contenimento dell’epidemia di COVID-19, in conformità alle normative vigenti.