Acquacoltura circolare, ricerca e innovazione a Udine: il progetto Acquainnova 2.0 porta nuovi risultati su mangimi e sostenibilità

Udine – 10 ottobre 2025


Udine, 10 ottobre 2025 – Una giornata di confronto e approfondimento sull’innovazione sostenibile in acquacoltura si è svolta all’Università di Udine, dove esperti, ricercatori e operatori del settore si sono riuniti per il convegno “Acquacoltura circolare: aggiornamenti su aspetti mangimistici e tecnologici dai progetti Acquainnova 2.0 e CircularRainbow”.

L’incontro, ospitato presso la Sala della Vite e del Vino del Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali (Di4A), rientra tra le attività del progetto Acquainnova 2.0, dedicato allo sviluppo di mangimi innovativi e alla valutazione della loro sostenibilità economica e ambientale.

Dopo i saluti del Prof. Edi Piasentier, direttore del Dipartimento, e del Dott. Andrea Fabris, direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani (API), gli interventi scientifici hanno tracciato un quadro aggiornato delle attività di ricerca condotte dal partenariato nazionale.

Il Prof. Emilio Tibaldi, in rappresentanza del Ciheam, ente coordinatore del progetto, ha introdotto struttura e obiettivi di Acquainnova 2.0, sottolineando l’approccio “circolare” alla formulazione dei mangimi per trota e orata e presentando una nuova metrica, il Material Circulatory Indicator, per misurare la circolarità effettiva dei processi produttivi.

Il Prof. Roberto Pastres dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha poi illustrato i progressi compiuti nell’analisi di sostenibilità dei mangimi, anticipando come la Product Environmental Footprint (PEF) permetterà di confrontare l’impronta ambientale del pesce allevato con diverse formulazioni.

Particolare attenzione è stata dedicata agli aspetti qualitativi. La Dott.ssa Giulia Pascon e la Prof.ssa Lucilla Iacumin dell’Università di Udine hanno presentato dati incoraggianti sulla risposta zootecnica, la resa commerciale e la qualità nutrizionale e microbiologica delle orate e trote alimentate con mangimi circolari.

La Dott.ssa Saida Favotto e il Prof. Edi Piasentier hanno invece illustrato i risultati delle prove sensoriali, evidenziando il buon gradimento dei consumatori verso i prodotti ittici allevati con formulazioni più sostenibili.

In chiusura, i Dott. Yari Vecchio e Margherita Masi dell’Università di Bologna hanno presentato lo studio di fattibilità condotto su scala nazionale. L’analisi ha mostrato come la percezione dei consumatori italiani nei confronti del pesce allevato con mangimi circolari sia complessivamente positiva, con una disponibilità crescente a riconoscere un premium price ai prodotti che uniscono innovazione e sostenibilità.

L’evento ha confermato il ruolo di Acquainnova 2.0 come piattaforma di ricerca applicata e trasferimento tecnologico, capace di connettere università, istituzioni e imprese in un percorso comune verso un’acquacoltura più efficiente, trasparente e responsabile.

In calce all’articolo sono disponibili i file PDF delle presentazioni illustrate durante il convegno.

Foto Copertina @acquacoltura.org

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