Mangimi Circolari per l’Acquacoltura

Acquainnova 2.0 è un progetto co-finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste che intende promuove la diffusione di mangimi “circolari” nell’allevamento di due delle specie ittiche maggiormente allevate in Italia e nell’Europa mediterranea quali la trota e l’orata. Pone in particolare l’accento sulle proteine animali trasformate (PAT) con ampio sguardo alla “sostenibilità” declinata a 360°, dove ai convenzionali pilastri ambientale, economico e sociale si affiancano i riflessi dell’alimentazione su benessere animale, qualità, sicurezza alimentare e consenso-gradimento del consumatore per i prodotti ittici ottenuti con mangimi sostenibili.
Non si tratta tuttavia dell’ennesimo progetto teso a valutare la sostituibilità di fonti proteiche convenzionali con specifiche proteine alternative nei mangimi per pesci. Esso va oltre questa prospettiva, ponendo a confronto formulazioni mangimistiche già attuali ad altre più futuribili entro scenari socio-economici e di mercato realistici e di grande interesse per l’Acquacoltura.
Il progetto Acquainnova 2.0 mira ad integrare vari criteri di progettazione dei mangimi, ricercando ex-ante una possibile convergenza tra quelli nutrizionale-dietetico, economico e di impronta ambientale, desunta dall’analisi del ciclo di vita (LCA) degli ingredienti che li compongono. Questo aspetto coinvolge mangimisti ed allevatori che durante le fasi di sviluppo riceveranno maggiori informazioni su sostenibilità, circolarità, caratteristiche nutrizionali, igienico-sanitarie di ingredienti e mangimi “circolari” e sulla risposta zooeconomica e fisiologica di varie specie ittiche alle nuove formulazioni nel confronto con quelle attuali. Non verrà trascurato l’aspetto legato al gradimento e apprezzamento sensoriali della porzione edule di pesci alimentati con mangimi convenzionali e “circolari”.
Il progetto si allinea alle strategie nazionali ed UE su transizione energetica e decarbonizzazione dell’Acquacoltura. Nel corso delle riunioni e meeting previsto nell’ambito dello svolgimento dell’Acquainnova 2.0, con esempi pratici, verranno illustrate opportunità e criticità delle metodologie che superano la semplice impronta carbonica ed offrono una valutazione/definizione dell’impronta ambientale di prodotto (PEF) nel caso dei mangimi attuali e futuribili e dei prodotti ittici da acquacoltura. Valutazioni utili se non necessarie in futuro, ad ottenere certificazioni ambientali per gli operatori delle filiere dell’acquacoltura.
Tutte le notizie del Progetto
10 ottobre 2024 – Il Progetto Acquainnova 2.0 incontra gli stakeholders
Lo scorso 10 ottobre, presso la sede di Tricase (LE) del CIHEAM (Centro di Alti Studi Agronomici Mediterranei), si è svolto il workshop “Acquainnova 2.0 incontra gli Stakeholders”. L’evento ha riunito esperti ed operatori del settore per discutere dell’importanza di innovazione e sostenibilità nella produzione ed utilizzo di mangimi per pesci.
Dopo i saluti del Dott. Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari, e della Dott.ssa Roberta Cafiero del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Prof. Emilio Tibaldi nella veste di coordinatore scientifico, ha presentato il progetto Acquainnova 2.0 (clicca qui per consultare la presentazione) . Progetto che punta a promuovere e migliorare l’uso di proteine sostenibili e circolari, quali le proteine animali trasformate e quelle da organismi unicellulari, nei mangimi per trota ed orata. L’obiettivo è trovare soluzioni economicamente accettabili che assicurino performance competitive e benessere al pesce allevato, risultino sicure e gradite ai consumatori e che al contempo riducano l’impronta ambientale dei pesci allevati per rendere l’intera filiera dell’acquacoltura ancor più sostenibile e responsabile.
La Dott.ssa Gloriana Cardinaletti (clicca qui per consultare la presentazione) dell’Università di Udine ha poi illustrato i criteri usati per sviluppare i nuovi mangimi, descrivendo le caratteristiche nutrizionali e sottolineando l’importanza degli ingredienti sostenibili e circolari utilizzati in Acquainnova 2.0. Hanno fatto seguito gli interventi della Dott.ssa Saida Favotto e del Prof. Edi Piasentier, (clicca qui per consultare la presentazione), che da remoto hanno approfondito gli aspetti sensoriali legati alla qualità ed al gradimento espresso dai consumatori per il pesce alimentato con mangimi innovativi.
Successivamente, il Prof. Giuseppe Comi e la Prof.ssa Lucilla Iacumin, (clicca qui per consultare la presentazione), anch’essi dell’Ateneo Udinese, hanno parlato della sicurezza microbiologica nella filiera ittica, rassicurando che i mangimi innovativi non presentano rischi per la veicolazione di patogeni come Salmonella e Listeria nella filiera alimentare.
Il Prof. Roberto Pastres dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (clicca qui per consultare la presentazione) ha evidenziato l’importanza di monitorare l’impatto ambientale dei mangimi, descrivendo e promuovendo l’uso di metodi standardizzati quali l’impronta ambientale di prodotto (PEF) per ottenere certificazioni ambientali nella filiera dell’Acquacoltura.
Infine, il Dott. Yari Vecchio dell’Università Alma Mater di Bologna (clicca qui per consultare la presentazione) ha discusso la sostenibilità economica e sociale del settore, concentrandosi sull’impatto che i mangimi sostenibili possono avere sul mercato e sui consumatori.
La discussione conclusiva, moderata dal Dott. Andrea Fabris, Direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani ha visto un vivo scambio di idee tra allevatori, mangimisti e rappresentanti del mondo accademico. È emerso un forte interesse per il progetto e la volontà di collaborare, segnando un importante passo avanti verso una produzione più innovativa e sostenibile nel settore dell’acquacoltura.






29 gennaio 2025 – Mangimi Circolari ed Accrescimento dell’Orata: Risultati Promettenti dai Test Preliminari
Alla fine dello scorso mese di dicembre il progetto ha visto concludersi le prime prove di alimentazione su orata, finalizzate a confrontarne la risposta zootecnica a vari mangimi, tutti ottimali per apporto nutrizionale ma diversi per composizione in ingredienti. Essi includevano formulazioni a larga base vegetale (VEG) e diete simili alle attuali, caratterizzate da un significativo apporto di proteine animali trasformate da avicoli (PATAVI) abbinate a proteine vegetali, inclusive o meno di derivati della soia (SOY). Chiudevano il confronto due mangimi di nuova generazione contenenti diverse miscele di proteine animali trasformate di origine avicola, ittica, suina e da insetti, abbinate a proteine vegetali e da organismi unicellulari (MIX). L’analisi preliminare della performance realizzata dopo 20 settimane di prova, ha evidenziato che le diete a confronto, indipendentemente dalla loro formulazione, hanno consentito alle orate di raggiungere la taglia commerciale (~500g) realizzando elevati tassi di crescita (SGR) ed indici di conversione alimentare (FCR) molto efficienti e competitivi. Ciò conferma la grande flessibilità dell’orata nell’adattarsi a diete molto diverse per origine degli ingredienti e sottolinea che mangimi di nuova generazione, conformi ai principi di circolarità, nulla hanno da invidiare a quelli attualmente in uso sotto l’aspetto della risposta zootecnica.

5 febbraio 2025 – Mangimi circolari e sostenibili: Acquainnova 2.0 oltre l’impronta carbonica ad Aquafarm 2025
Acquainnova 2.0 parteciperà ad Aquafarm 2025 di Pordenone (Sala MASAF, giovedì 13 febbraio dalle ore 14.00) nella sessione “Circolarità in allevamento” con la presentazione “ACQUAINNOVA 2.0. Nuovi mangimi per l’acquacoltura sostenibile e circolare: oltre l’impronta carbonica”, a cura di E. Tibaldi e R. Pastres.
Il progetto, promosso dal Ministero dell’Agricoltura, della Sicurezza Alimentare e delle Foreste e sostenuto dall’Associazione Piscicoltori Italiani, ha l’obiettivo di diffondere mangimi “circolari” per trota e orata, ponendo particolare attenzione all’uso di proteine animali trasformate (PAT). Lo scopo è fornire un approccio alla sostenibilità a 360°, che vada oltre la sola riduzione dell’impronta carbonica.
Nel corso dell’evento verranno presentati gli scopi e le finalità del progetto, insieme ai risultati preliminari relativi all’analisi ambientale dei mangimi proposti. In particolare, verrà illustrato come la progettazione dei nuovi mangimi consideri non soltanto l’impronta carbonica, ma una valutazione d’impatto più completa, in linea con le Product Environmental Footprint Category Rules (PEFCR) proposte dalla FEFAC (European Compound Feed Manufacturers’ Federation)

13 febbraio 2025 – Primi risultati sui mangimi sostenibili presentati ad AQUAFARM 2025
Ad AQUAFARM 2025, la principale fiera italiana sull’acquacoltura, sono stati presentati i primi risultati del progetto AquaInnova 2.0, co-finanziato dal MASAF e coordinato dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari. L’intervento, dedicato alla circolarità dei sistemi di produzione, ha visto il contributo del Prof. Emilio Tibaldi, coordinatore del progetto, e del Prof. Roberto Pastres, responsabile della valutazione ambientale.
Avviato nell’aprile 2024, AquaInnova 2.0 punta a sviluppare mangimi sostenibili per orata e trota iridea, riducendo l’impatto ambientale grazie a ingredienti alternativi. Sono state messe a punto 12 formulazioni prototipo, che includono:
- Proteine vegetali, con particolare attenzione a fonti alternative alla soia
- Proteine animali trasformate (PAT), provenienti da sottoprodotti di carni avicole, suine e pesce
- Proteine da biomasse batteriche
- Proteine derivate da insetti
L’impatto ambientale di ciascuna formulazione è stato valutato attraverso indicatori come impronta carbonica, uso del suolo e Product Environmental Footprint (PEF), un parametro che sintetizza 16 indicatori di sostenibilità. Il PEF è incluso nella certificazione “Acquacoltura Sostenibile”, promossa dall’Associazione Piscicoltori Italiani e dal MASAF.
I test in corso presso la stazione sperimentale di acquacoltura dell’Università di Udine evidenziano risultati interessanti:
- Mangimi con elevate percentuali di proteine vegetali (non derivate dalla soia) hanno l’impronta carbonica più bassa, inferiore a 1 kg di CO₂ eq per kg di mangime
- Formulazioni con proteine animali trasformate mostrano minore impatto sull’uso del suolo
- Indice PEF compreso tra 120 e 180 micropunti/kg, con i valori più bassi registrati nei mangimi vegetali alternativi
Questi dati preliminari indicano che l’innovazione nella formulazione dei mangimi può contribuire concretamente alla sostenibilità dell’acquacoltura, riducendo la dipendenza da materie prime ad alto impatto.







2 marzo 2025 – Aperte le Iscrizioni per le Prove di Assaggio delle Orate Acquainnova 2.0
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per partecipare alle prove di assaggio delle orate allevate nell’ambito del progetto Acquainnova 2.0.
Questo progetto, incentrato sull’innovazione nel settore dell’acquacoltura, ha sperimentato nuove soluzioni nutrizionali per migliorare la qualità del prodotto finale, la sostenibilità della filiera e le performance di crescita delle orate. Le prove di assaggio rappresentano un momento cruciale per valutare l’impatto delle diverse alimentazioni sulla qualità organolettica del pesce e raccogliere il feedback di consumatori ed esperti del settore.
Le prove si svolgeranno dal 4 al 12 marzo presso i laboratori di analisi sensoriale del Di4A dell’Università di Udine, coinvolgendo un panel di assaggiatori selezionati tra esperti del settore, operatori della filiera e consumatori interessati. Per partecipare, è necessario iscriversi compilando il modulo dedicato disponibile al seguente link: prenotazioni test sensoriali.
Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità per contribuire attivamente allo sviluppo di un’acquacoltura più sostenibile e orientata alla qualità.

8 aprile 2025 – Quando a parlare è il palato dei consumatori
La sostenibilità si misura anche a tavola. Nel mese di marzo 2025 si è svolta la prima fase dell’analisi sensoriale dedicata alle orate alimentate con i nuovi mangimi sviluppati nell’ambito del progetto Acquainnova 2.0, che mira a migliorare la qualità e la circolarità nell’allevamento ittico italiano.
I test si sono svolti presso il laboratorio di analisi sensoriale dell’Università degli Studi di Udine, in un ambiente controllato e strutturato per valutare in modo scientifico le preferenze dei consumatori. Ben oltre 100 persone hanno partecipato alle 7 sessioni di assaggio, selezionate con criteri che garantissero un buon equilibrio per età, genere e abitudini di consumo: tutti i partecipanti sono infatti consumatori abituali di pesce.
Durante ogni sessione, gli assaggiatori hanno degustato quattro porzioni di orata al forno, provenienti da pesci alimentati con mangimi diversi: alcuni rappresentativi delle formulazioni commerciali attuali, altri frutto di una ricerca innovativa ispirata ai principi della circolarità e dell’uso sostenibile delle risorse.
A ogni campione è stato associato un giudizio di gradimento, insieme a una valutazione delle caratteristiche sensoriali più evidenti.
Non solo gusto. I partecipanti hanno anche risposto a questionari strutturati per analizzare il legame tra preferenze alimentari, stile di vita, consapevolezza ambientale e disponibilità all’acquisto di prodotti ittici allevati con mangimi di nuova generazione. L’obiettivo: comprendere come il consumatore finale reagisce all’innovazione in acquacoltura e quali variabili ne influenzano le scelte.
I risultati dei test sono attualmente in fase di elaborazione e verranno resi noti in uno dei prossimi notiziari di progetto.
Nel frattempo, si guarda già all’autunno: la seconda fase dell’analisi sensoriale coinvolgerà i filetti di trota allevati con mangimi Acquainnova 2.0. La struttura dei test sarà analoga a quella utilizzata per l’orata, permettendo così di confrontare le percezioni dei consumatori su specie ittiche diverse.
Chi desidera partecipare alla prossima fase può già manifestare il proprio interesse scrivendo a:
prenotazioni.sensoriale@uniud.it
Perché l’innovazione in acquacoltura passa anche – e soprattutto – dal gusto di chi ogni giorno sceglie cosa mettere nel piatto.

28 aprile 2025 – Presentati al workshop IEEE i risultati delle analisi economiche sull’adozione di mangimi innovativi
Il 28 aprile 2025, presso il Centro Congressi Le Benedettine di Pisa, si è svolto il Workshop Internazionale IEEE “Measurement and Applications in Veterinary and Animal Sciences” (MeAVeAS). In questa occasione sono stati presentati i risultati delle analisi economiche realizzate nell’ambito del progetto ACQUAINNOVA 2.0, che punta a rafforzare la sostenibilità dell’acquacoltura attraverso l’impiego di mangimi innovativi e circolari.
Il contributo ha approfondito il processo decisionale che guida i piscicoltori italiani nell’adozione di mangimi a base di farine di insetti, in particolare ottenute da larve di Hermetia illucens (mosca soldato nera). Le analisi hanno evidenziato due principali barriere: da un lato, i costi ancora elevati di questi mangimi; dall’altro, la percezione diffusa tra gli allevatori che i consumatori non siano disposti ad acquistare pesce nutrito con ingredienti alternativi.
I risultati offrono spunti utili per l’individuazione di soluzioni efficaci e concrete, in grado di rispondere alle sfide legate allo sviluppo di una filiera d’acquacoltura più sostenibile, responsabile e resiliente, obiettivo prioritario del progetto ACQUAINNOVA 2.0.

4 giugno 2025 – Orate più buone e sostenibili? Ce lo dice il gusto dei consumatori
Cosa succede quando innovazione, ricerca e acquacoltura si incontrano a tavola? È quello che si è cercato di scoprire con la prima fase dell’analisi sensoriale sulle orate allevate con i nuovi mangimi sviluppati dal progetto Acquainnova 2.0, che punta a rendere l’allevamento ittico italiano più sostenibile e circolare, senza rinunciare alla qualità.
A guidarci in questo viaggio tra gusto e scienza è la Dott.ssa Saida Favotto, del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali dell’Università di Udine. Ed è proprio nei laboratori dell’ateneo friulano che si sono svolti i test, in un ambiente controllato, studiato per raccogliere dati precisi e affidabili sulle preferenze dei consumatori.
Sette le sessioni di assaggio organizzate, con oltre 100 persone coinvolte. I partecipanti? Consumatori abituali di pesce, scelti in modo da rappresentare al meglio tutte le fasce d’età, entrambi i generi e diversi stili alimentari.
Il loro compito era semplice ma fondamentale: assaggiare, valutare, scegliere. Perché il successo di un’alimentazione più sostenibile in acquacoltura passa anche (e soprattutto) dal gusto. E grazie a questa prima fase di test, i ricercatori hanno ora una base solida da cui partire per capire se la nuova strada intrapresa dalle aziende è anche quella più gradita… al palato.
23 giugno 2025 – Avviata la sperimentazione dei mangimi Acquainnova 2.0 sulla trota
Nel mese di maggio 2025, presso la stazione sperimentale del Di4A dell’Università di Udine, hanno preso avvio le prove di alimentazione finalizzate a testare i mangimi sviluppati nell’ambito del progetto Acquainnova 2.0 per l’allevamento della trota iridea.
Oltre 500 trotelle di circa 100 g sono state suddivise in gruppi omogenei, ciascuno alimentato con una delle sei diverse diete sperimentali, formulate per garantire un apporto nutrizionale equivalente ma con composizioni ingredientistiche differenti. L’esperimento mette a confronto:
- diete a prevalente base vegetale, con o senza derivati della soia;
- formulazioni simili agli attuali mangimi commerciali, a base di proteine vegetali e animali trasformate;
- mangimi innovativi ispirati ai principi della circolarità, che integrano proteine convenzionali con ingredienti derivati da insetti e organismi unicellulari.
La ricerca valuterà, in condizioni di allevamento altamente controllate e ottimali per la trota, parametri quali la digeribilità dei nutrienti, il microbiota intestinale, le performance zoo-economiche e ambientali dei pesci in risposta alle diverse formulazioni.
La sperimentazione si concluderà al raggiungimento della taglia commerciale da parte dei pesci, momento in cui saranno eseguite le analisi finali sulle proprietà nutrizionali e sensoriali della porzione edule.

1 agosto 2025 – Acquacoltura circolare: a Udine un confronto tra ricerca e filiera
Il prossimo 10 ottobre 2025, l’Università degli Studi di Udine ospiterà una giornata di aggiornamento tecnico-scientifico dedicata al tema dell’acquacoltura circolare. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali (Di4A), è rivolta agli operatori e agli stakeholder della filiera e intende fare il punto sui risultati ottenuti nei progetti di ricerca Acquainnova 2.0 e Circular Rainbow, entrambi focalizzati sullo sviluppo di modelli mangimistici e soluzioni tecnologiche orientate alla sostenibilità.
I lavori si apriranno presso la Sala della Vite e del Vino, in via Sondrio 2/A a Udine, con i saluti istituzionali del professor Edi Piasentier, direttore del Di4A, della dottoressa Roberta Cafiero, dirigente del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), del dottor Biagio Di Terlizzi, direttore del CIHEAM di Bari, e del dottor Andrea Fabris, direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani (API).
A seguire, prenderanno la parola alcuni dei principali referenti dei due progetti. I professori Emilio Tibaldi e Roberto Pastres illustreranno l’approccio circolare allo sviluppo mangimistico proposto da Acquainnova 2.0, mentre la professoressa Lucilla Iacumin e la dottoressa Giulia Pascon approfondiranno le risposte fisiologiche e produttive di trota e orata ai mangimi sperimentali. Il professor Edi Piasentier e la dottoressa Saida Favotto presenteranno i risultati delle prove di gradimento sensoriale condotte su pesci alimentati con mangimi circolari rispetto a quelli convenzionali.
Dopo una breve pausa, il dottor Yari Vecchio e dottoressa Margherita Masi illustreranno lo studio di fattibilità economica svolto presso alcune imprese ittiche italiane, seguito da un intervento della professoressa Gloriana Cardinaletti sul concetto di troticoltura resiliente. In chiusura della sessione tecnica, la professoressa Francesca Tulli e il dottor Alessandro Chiumenti si soffermeranno sulle potenzialità applicative dei reflui generati da un impianto di troticoltura a ricircolo.
Nel pomeriggio è previsto il trasferimento presso gli impianti sperimentali dell’Azienda Agraria “A. Servadei” dell’Università di Udine, a Pagnacco, dove si svolgerà una visita guidata con il coinvolgimento diretto dei ricercatori.
Il convegno rappresenta un’importante occasione di confronto tra mondo della ricerca, imprese e istituzioni, e conferma la crescente attenzione del settore verso modelli produttivi in grado di coniugare competitività, sostenibilità ambientale e innovazione scientifica.
Partecipazione da remoto: per chi non potrà essere presente di persona, sarà possibile seguire i lavori online al seguente link
Il programma di massima dell’evento è disponibile e scaricabile al seguente link
Valencia, 24 settembre 2025 – Acquacoltura circolare: a Udine un confronto tra ricerca e filiera
Il progetto Acquainnova 2.0 è stato presentato al congresso Aquaculture Europe 2025, organizzato dalla European Aquaculture Society (EAS) e tenutosi a Valencia dal 22 al 25 settembre.
Durante l’evento sono stati illustrati i primi risultati di uno studio sull’accettazione e percezione dei consumatori verso i prodotti ittici allevati con mangimi innovativi e circolari.
L’indagine ha confrontato la percezione tra l’uso di proteine animali trasformate (PAT) da insetti e quelle da sottoprodotti avicoli e suinicoli. I primi dati indicano che le proteine da insetti sono considerate più “naturali” e mostrano una maggiore propensione al consumo rispetto alle altre.
Queste evidenze offriranno indicazioni utili per comprendere come i consumatori reagiranno alla progressiva introduzione di materie prime circolari nei mangimi per l’acquacoltura.

Foto Copertina @API
